In queste ore la Tunisia vive una situazione di conflitto sociale sfociata in scontri di piazza tra manifestanti (giovani, studenti) e forze di Polizia. Le riforme politico/sociali pretese, giustamente, dai giovani tunisini sono state represse duramente dai militari e le notizie sono tragiche.
La vicina Algeria vive una situazione analoga.
La memoria degli italiani, oggi, non puo' non correre alle ondate di protesta avvenute nel nostro paese negli anni sessanta/settanta anch'esse represse dagli omicidi della polizia fascista.
Per quanto ci sarà possibile, lasceremo Tunisi non appena sbarcati e raggiungeremo Bizerte/Capo Bianco dunque in aree che sembrerebbero non coinvolte dagli scontri, cercheremo di capire cio' che accade e riportarlo su questo blog.
La solidarieta' dovuta agli studenti e l'augurio che tutto possa portare ad un nuovo contesto sociale fondato sui valori di giustizia, uguaglianza, libertà, solidarieta' cardini del socialismo internazionalista non ci distrarra' dall'attenzione alla nostra sicurezza.
N8
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