Da Arusha raggiungiamo Karatu dopo piu' di un centinaio di Km che passiamo nella Toyota dormendo a sprazzi visto che sono le 5.30 .
Karatu e' la cittadina piu' vicina a Ngorongoro , da li la strada sale e si inerpica sulla caldera fino ad arrivarne in cima da dove compare la vista straordinaria del suo fondo con il lago e gia ben visibili le mandrie di animali nel loro pascolo naturale.
La presenza del lago in una realta' che gia presenta una ampia varieta' di ambienti e' fondamentale per la presenza cosi massiccia in quantita' e numero di specie perche' tutti, prima o dopo nella giornata, berranno la sua acqua.
La partenza da Arusha ci impone un arrivo a meta' mattina dunque con una temperatura gia elevata percio' con i predatori sonnolenti e tutti gli altri a cazzeggiare in giro per il parco.. lo gnu' chiacchiera con la gna', il bufalo fa i fanghi, la zebra ingrassa (cia' il problema del culone) , la iena spera che qualche anziana gazzella si rompa il femore nelle vicinanze.
L'ippopotamo riemerge giusto per respirare ma di rimanere fuori dal lago con questo caldo proprio non ne vuole sapere, il ghepardo resta piantato lontano in mezzo al prato e l'elefante insieme al rinnoceronte strappano e brucano svogliati.
Passa anche il facocero un po' spaesato che sembra chiedersi..chi cazz'e' tutta sta gente ?
Mancavano solo i due leocorni per il fatto che i leocorni non esistono (bambini basta con quella canzone che vi fa male !)
L'uomo.. appena uscito dalla catena alimentare degli animali ha messo loro nella sua e quando non li mangia li deride e umilia nei circhi o con safari dove decine di fuoristrada portano l'io guardone di ognuno di noi nell'intimita' degli altri che popolano la palla che gira nel buio.
Comunque il safari e' stato bello..a me e' piaciuto il Leone quando ci ha seppellito tutti con uno sbadiglio.
Karatu e' la cittadina piu' vicina a Ngorongoro , da li la strada sale e si inerpica sulla caldera fino ad arrivarne in cima da dove compare la vista straordinaria del suo fondo con il lago e gia ben visibili le mandrie di animali nel loro pascolo naturale.
La presenza del lago in una realta' che gia presenta una ampia varieta' di ambienti e' fondamentale per la presenza cosi massiccia in quantita' e numero di specie perche' tutti, prima o dopo nella giornata, berranno la sua acqua.
La partenza da Arusha ci impone un arrivo a meta' mattina dunque con una temperatura gia elevata percio' con i predatori sonnolenti e tutti gli altri a cazzeggiare in giro per il parco.. lo gnu' chiacchiera con la gna', il bufalo fa i fanghi, la zebra ingrassa (cia' il problema del culone) , la iena spera che qualche anziana gazzella si rompa il femore nelle vicinanze.
L'ippopotamo riemerge giusto per respirare ma di rimanere fuori dal lago con questo caldo proprio non ne vuole sapere, il ghepardo resta piantato lontano in mezzo al prato e l'elefante insieme al rinnoceronte strappano e brucano svogliati.
Passa anche il facocero un po' spaesato che sembra chiedersi..chi cazz'e' tutta sta gente ?
Mancavano solo i due leocorni per il fatto che i leocorni non esistono (bambini basta con quella canzone che vi fa male !)
L'uomo.. appena uscito dalla catena alimentare degli animali ha messo loro nella sua e quando non li mangia li deride e umilia nei circhi o con safari dove decine di fuoristrada portano l'io guardone di ognuno di noi nell'intimita' degli altri che popolano la palla che gira nel buio.
Comunque il safari e' stato bello..a me e' piaciuto il Leone quando ci ha seppellito tutti con uno sbadiglio.
:) la gnà :)
RispondiEliminabacione
Bet
Lo Gnu' che ha voglia di Gna' !!
RispondiEliminaG
leggo"il safari e' stato bello..a me e' piaciuto il Leone quando ci ha seppellito tutti con uno sbadiglio"....ahahahahah troppo bello! immagino la scena! ...grande racconto!!
RispondiEliminaGià c'è anche lo Gnà :)
RispondiEliminabaciuz
bet
Lo Gna' ? e' certo.. niente discriminazioni almeno nel mondo animale ! (societa' evidentemente piu evoluta).
RispondiEliminaCiao
G