mercoledì 16 febbraio 2011

12 Febbraio trentunesimo giorno

Partiamo da Arusha alle 6 (come ormai di consuetudine) cercando di mettere su Km la mattina e di non forzare la giornata sulla sera dove stanchezza e buio potrebbero farci perdere punto gioco set e partita tutte insieme.
Le case sono in un momento di passaggio perche' alle capanne adesso si affiancano le casette di mattoni rossi con i tetti di lamiera, i ragazzini vendono sulla strada il nostro pranzo pomodori e cipolle rosse , peperoni verdi, mango beige..tutto colorato.
Le sporte in Tanzania non hanno manici..le donne portano qualsiasi cosa (legname, caschi di banane, piatti, secchi) rigorosamente sulla testa con equilibrismi e ricerca del baricentro da laurea in ingegneria.
Stiamo andando verso il Kilimangiaro, il vulcano alto quasi seimila metri con  i ghiacciai sulla sommita' minacciati dal riscaldamento condominiale globale.
La strada costeggia sulla destra questa catena montagnosa (a parte il vulcano sono punte di duemila mt) che arriva fino alle coste dell'oceano indiano davanti a Zanzibar.
Il clima e' cambiato dal caldo secco del Kenya ora siamo passati al caldo umido che prepara, per questa parte di Africa e quella appena sotto, il periodo delle piogge.
Abbiamo passato in Kenya la linea dell'equatore e, con i circa ottomila Km, anche quella ideale della meta' di questo viaggio ; nei prossimi due giorni dobbiamo decidere se attraversare il Malawi oppure entrare subito in Zambia e prenderemo questa decisione in funzione della pioggia perche' in Zambia le strade potrebbero peggiorare rapidamente.
Oggi, visto il caldo, deviamo una settantina di Km e andiamo a fare il bagno sull'oceano a Tanga ma non troviamo il refrigerio sperato..l'acqua e' calda e la notte costringe me e Cristian ad abbandonare la tenda per trovare un po' di corrente dormendo sui tavoli del ristorante adiacente.
Chiudiamo a Tanga dopo 483 Km.
Bene noi, bene le Moto.

1 commento:

  1. adesso capisco....il sms della terribile notte...bacio tesò

    RispondiElimina