Il meccanico di Gondar non ha risolto il problema sulla Moto di Cristian che ha dovuto caricarla su di un Van e passare tutta la giornata di ieri in un viaggio concluso solo stamattina alle 9 quando ci incontriamo sotto gli uffici di Flavio che la prende in consegna e domani ci dara' una risposta facendo una diagnosi del problema.
Siamo ormai da due notti alla "Baro Pension" nel quartiere piazza e davanti alla pensione c'e' quello che viene ribattezzato "la mensa", un locale con le partite di premier inglese dove c'e' un buon servizio ed un ambiente gradevole.
La citta' delude.. nessun punto di riferimento, caos e baraccopoli..c'e' la netta impressione che che ci sia "troppa gente" cioe' che centinaia di migliaia di persone non abbiano altra scelta che ammassarsi in questa citta' .
Addis Abeba e' a 2500 Mt slm e la discesa verso la citta' la rende simile a Katmandu ma a differenza della capitale nepalese, che resta prevalentemente in piano, Addis ha ripide discese e salite fatte di stradoni anonimi e lunghe vie polverose dove le baracche sono nascoste da lunghissimi muri di lamiera (colorata...).
Questa citta' non ha alcun riferimento chiaramente visibile della vergognosa aggressione italiana e per trovare qualcuno che abbia qualche ricordo dobbiamo ascoltare le parolacce di un anziano tassista..solo conferme.
L'eccezione alla regola, pero', la troviamo in Bole Road uno stradone commerciale dove riusciamo almeno a scaricare qualche mail (in Etiopia Internet c'e' ma non si prende) e dove , nelle vicinanze, terminiamo la nostra giornata seguendo il consiglio di Massimo che su questo Blog ci invitava a cenare al ristorante dell'Hotel Gjon (Masimo ma sei mio, di Stefano di Cristian o un cavallo scosso ?)
Siamo ormai da due notti alla "Baro Pension" nel quartiere piazza e davanti alla pensione c'e' quello che viene ribattezzato "la mensa", un locale con le partite di premier inglese dove c'e' un buon servizio ed un ambiente gradevole.
La citta' delude.. nessun punto di riferimento, caos e baraccopoli..c'e' la netta impressione che che ci sia "troppa gente" cioe' che centinaia di migliaia di persone non abbiano altra scelta che ammassarsi in questa citta' .
Addis Abeba e' a 2500 Mt slm e la discesa verso la citta' la rende simile a Katmandu ma a differenza della capitale nepalese, che resta prevalentemente in piano, Addis ha ripide discese e salite fatte di stradoni anonimi e lunghe vie polverose dove le baracche sono nascoste da lunghissimi muri di lamiera (colorata...).
Questa citta' non ha alcun riferimento chiaramente visibile della vergognosa aggressione italiana e per trovare qualcuno che abbia qualche ricordo dobbiamo ascoltare le parolacce di un anziano tassista..solo conferme.
L'eccezione alla regola, pero', la troviamo in Bole Road uno stradone commerciale dove riusciamo almeno a scaricare qualche mail (in Etiopia Internet c'e' ma non si prende) e dove , nelle vicinanze, terminiamo la nostra giornata seguendo il consiglio di Massimo che su questo Blog ci invitava a cenare al ristorante dell'Hotel Gjon (Masimo ma sei mio, di Stefano di Cristian o un cavallo scosso ?)
Cavallo scosso, direi. Ho trovato il vostro blog grazie ad un post di Elisabetta Bucciarelli su Facebook, e da buon ex africano seguo con interesse il vostro viaggio.
RispondiEliminaIn bocca al lupo!
Benissimo allora dalla Betta, a Nairobi non e' stato possibile ma aspettiamo nuovi consigli
RispondiEliminaCiao
G