Partiamo da Awasa verso le 6, vogliamo affrontare le piste in Kenya domani mattina presto dunque cercheremo di fare frontiera stasera e dormire nella Moyale Kenyota .
La strada e' ancora molto bella ed oggi la cornice e' fatta dai banani, durante le soste per fotografare compriamo quello che i ragazzi vendono sulla strada (ananas, mango) e quando ci fermiamo per il pranzo siamo circondati di persone di tutte le eta' che ci guardano e ridono credo per la nostra palese diversita' (tra l'altro a differenza dei miei soci che assomigliano a dei motociclisti io sembro un rider anni '70 incrociato con un pescatore).
Iniziamo a vedere delle gazzelle e, quando arriviamo a ridosso del confine, l'area si fa desertica ed iniziano a comparire delle formazioni a pinnacolo alte anche due metri prima su terra rossa poi su terra bianca (termiti ?).
Anche se ci vuole dell'impegno riusciamo a perderci, a ritrovarci, a bucare ed arriviamo a Moyale con la frontiera chiusa (orari d'ufficio) dunque ci buttiamo nell'adiacente albergo per fuori orari d'uffici e troviamo a fatica uno ngera da mangiare.
Chiudiamo a Moyale (Etiopia) dopo 498 Km.
Bene noi, bene le Moto.
La strada e' ancora molto bella ed oggi la cornice e' fatta dai banani, durante le soste per fotografare compriamo quello che i ragazzi vendono sulla strada (ananas, mango) e quando ci fermiamo per il pranzo siamo circondati di persone di tutte le eta' che ci guardano e ridono credo per la nostra palese diversita' (tra l'altro a differenza dei miei soci che assomigliano a dei motociclisti io sembro un rider anni '70 incrociato con un pescatore).
Iniziamo a vedere delle gazzelle e, quando arriviamo a ridosso del confine, l'area si fa desertica ed iniziano a comparire delle formazioni a pinnacolo alte anche due metri prima su terra rossa poi su terra bianca (termiti ?).
Anche se ci vuole dell'impegno riusciamo a perderci, a ritrovarci, a bucare ed arriviamo a Moyale con la frontiera chiusa (orari d'ufficio) dunque ci buttiamo nell'adiacente albergo per fuori orari d'uffici e troviamo a fatica uno ngera da mangiare.
Chiudiamo a Moyale (Etiopia) dopo 498 Km.
Bene noi, bene le Moto.
LEgGO ora..."tra l'altro a differenza dei miei soci che assomigliano a dei motociclisti io sembro un rider anni '70 incrociato con un pescatore".....ahahahahahahah...ancora qualche difficoltà....ma ragazzi molto bene lo spirito!!!forza CRI! STE! GIO!ciao
RispondiEliminaMauro66 facci sapere cos'è la ngera.
RispondiEliminaCiao Maurone, lo ngera (si scrivera' cosi ?) e' il pane spugnoso che si mangia anche con lo zighini', e' tipico di etiopia e eritrea, quando torno andiamo a farcelo al |Daklha a Milano.
RispondiEliminaCiao
G
..il Dahlak Bar della Giordana zonavialemonza??
RispondiEliminaVengo pure io!! ;-) Ari
Mi unisco al gruppo per lo zighini'...ah pure alla serata con Mauro...
RispondiEliminaGianfra
Eccomi
RispondiEliminaInjera è un tipo di pane piatto e spugnoso che si usa per accompagnare molti piatti della tradizione africana, in genere quelli in umido con verdure. Potete prepararlo per servirlo insieme allo zighinì, il piatto unico a base di carne di cui ieri vi abbiamo dato la ricetta.
In Etiopia questo pane si prepara con la farina di un cereale locale, qui introvabile.
Per la serata va bene.
Mauro66
ALDO CAMPALANI (papà di Gabri)
RispondiEliminaCome saprai anche oggi i nostri ragazzi hanno stravinto (a rugby). Passa il tempo, diminuisce la preoccupazione e aumenta l'invidia per chi sa che non potrà mai imitarvi.
Buon viaggio fino in fondo!