venerdì 18 febbraio 2011

17 Febbraio trentaseiesimo giorno

Su uno sfondo di spruzzi e nuvole
Lusaka rispecchia la realta' che abbiamo intuito in Zambia, citta' per niente caotica addirittura ordinata e piccola rispetto al bordello delle altre capitali nelle quali siamo passati.
Siamo all'hotel Lusaka, grande brekfast ma doccia fredda..ormai giudichiamo gli alberghi da quello che ci danno la mattina e quello che abbiamo avuto la sera al nostro arrivo.
Oggi facciamo l'ultimo sforzo per portarci a Victoria Falls che e' il centro della discesa ; abbiamo chiesto a Mauro di posticiparci i voli e preciso come un amico sono arrivate le mail con i nuovi biglietti.
Ci prendiamo il nostro tempo.
Quello di oggi e' un trasferimento dentro un paese che ci ha un po' sorpreso per la sua tranquillita' cosi come il bellissimo e placido Sudan.
Attraversiamo questo lungo rettilineo tra due ali d'erba alta e alberi inframezzate da sereni paesini.
Arrivati a Livingstone vediamo in fondo alla strada come del vapore, delle piccole nuvole , salire verso l'alto..sono gli spruzzi delle cascate Victoria talmente potenti da vedersi in lontananza.
Proseguiamo verso la frontiera con lo Zimbawe e decidiamo di vedere le cascate dalla parte dello Zambia dunque entrati nel gate ci troviamo di fronte ad uno spettacolo che riuscire a spiegare con delle parole e' molto difficile.
Il fronte delle cascate e' immenso da non vederne la fine e la faglia, la spaccatura nella pura roccia  che impone allo Zambesi cento metri di salto e' una ferita nella crosta terrestre. La portata d'acqua del fiume e' ciclopica e la potenza con la quale si scarica verso il basso crea un rumore potente e spruzzi d'acqua che risalgono la faglia fino a bagnarci come ci fossimo tuffati.
Siamo in una realta' dove la natura e' pulita, l'acqua di un fiume e' solo l'acqua di un fiume, le foreste non sono tagliate, gli animali "stanno dentro" al loro ambiente..come sono lontane le paure delle contaminazioni biologiche e chimiche, delle scorie radioattive, delle mafie e delle camorre che ci impestano i pascoli e ci costringono a pensare ogni giorno ad un mondo malato.
Trovo un prato ed accendo il telefono di Anna, lascio andare una canzone che aveva registrato..pensiero stupendo.
Chiudiamo a Victoria Falls dopo 578 Km.
Bene noi, bene le Moto.
Victoria Falls

1 commento:

  1. Ciao ragazzacci!
    Quanta meraviglia!
    Voglia di Africa...(disse, con le ciaspole ai piedi ;-))
    Posticipate il rientro per godervi la Namibia?
    O l'Africa vi ha catturato, col suo richiamo ancestrale....
    Ricordo piste-statali-con guida a sinistra niente male... una valle della luna da imminente sbarco alieno (gli alieni siamo noi?), il deserto rosso, le bellissime donne himba (anche loro rosse), a Cape Cross la colonia di otarie (quell'odore - altro che omonima acqua -...quei versi...quel carnaio...restano indimenticabili!).
    Pochissimi abitanti.
    Un senso di pace.
    Ma quando rientrate infine?
    Un baGio! Ari
    p.s. trasmetto i saluti di Silvia (colei che mette la testa a posto!)

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